Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

 

Partecipante ai mercati finanziari: Mediobanca SGR (Codice LEI: 5493002OBQ0J7OUIPM33)

Sintesi

Mediobanca SGR (Codice LEI: 5493002OBQ0J7OUIPM33) (di seguito anche la “SGR” o la “società”) prende in considerazione i principali effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, come disciplinato nella Politica in materia di investimenti sostenibili (Policy on responsible investing). La presente dichiarazione è la dichiarazione sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (di seguito anche “PAI” – Principal Adverse Impact) di Mediobanca SGR.

Tale dichiarazione è predisposta in ottica consolidata. Nello specifico, i valori riportati nelle seguenti tabelle, per ciascuno degli indicatori previsti dalla normativa, sono calcolati considerando le azioni, le obbligazioni e gli OICR oggetto di investimento da parte:

  • dei fondi di investimento istituiti dalla SGR;
  • dei portafogli gestiti in virtù della stipula di contratti di gestione individuale tra la SGR e gli investitori.

Inoltre, si precisa che i valori riportati nella tabella sono ottenuti tramite il tool predisposto dal provider di cui si è dotata la SGR e quindi rispecchiano le metodologie di calcolo e le disponibilità dei dati del provider stesso.

La presente dichiarazione sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità riguarda il periodo di riferimento dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. La SGR, infatti, ritiene prioritario il proprio impegno al fine di limitare l’impatto indiretto delle proprie soluzioni d’investimento sulla sostenibilità e ha avviato uno specifico progetto volto a sviluppare i processi ed i presidi necessari per la loro considerazione. Mediobanca SGR valuta le modalità con cui individuare e prioritizzare i principali effetti negativi per la sostenibilità e i relativi indicatori, oltre alle possibili azioni da adottare in merito, tenendo conto della natura e delle dimensioni della SGR nonché della tipologia dei prodotti offerti.

Mediobanca SGR, in conformità con quanto richiesto dall’art. 4 del Regolamento (UE) 2019/2088, nel seguito anche “SFDR”, come integrato dal Regolamento (UE) 2022/1288 (di seguito anche “Regolamento 1288"), ha definito una metodologia per la considerazione dei principali effetti negativi sulla sostenibilità, al fine di monitorare e ridurre su un orizzonte pluriennale gli effetti delle decisioni di investimento che determinano incidenze negative sui fattori di sostenibilità.

In particolare, Mediobanca SGR:

  • prende in considerazione i principali effetti negativi per la sostenibilità in linea con gli obiettivi ambientali, sociali e di buon governo definiti a livello di Gruppo ispirandosi inoltre a principi e standard internazionali in materia di ambiente e diritti umani;
  • misura gli indicatori PAI obbligatori e i PAI supplementari selezionati al fine di definire le azioni da adottare per ridurre progressivamente gli impatti negativi per la sostenibilità derivanti dalle decisioni di investimento in un orizzonte pluriennale;
  • considera l’engagement attivo una delle azioni utili al raggiungimento degli obiettivi di volta in volta prefissati attraverso, ad esempio, l’esercizio dei diritti di voto in qualità di azionisti e il dialogo con le società su specifici obiettivi in tema ESG, svolto secondo le modalità previste dalla Politica di impegno”;
  • svolge un monitoraggio periodico, e comunque almeno trimestrale, a livello di entità degli indicatori PAI selezionati;
  • fornisce pubblicamente le informazioni in materia di PAI ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento 2088, come integrato dal Regolamento (UE) 2022/1288, in maniera chiara e trasparente, al fine di ridurre le asimmetrie informative tra la SGR e gli investitori finali, permettendo loro di comprendere in che misura la SGR, nell’ambito delle proprie attività di investimento, contribuisca concretamente al processo di riduzione degli effetti negativi per la sostenibilità.

L’analisi degli effetti negativi per la sostenibilità a livello di entità avviene in conformità alle modalità e alle tempistiche di cui al Regolamento 2088 e al Regolamento 1288, tenuto conto delle informazioni disponibili sul mercato.

Descrizione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

La tabella di dettaglio è contenuta nel documento “Descrizione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità”.

Descrizione delle politiche relative all’individuazione e alla prioritizzazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

Mediobanca SGR ha adottato politiche relative all’individuazione e alla prioritizzazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità e ha attribuito ai diversi attori coinvolti compiti e responsabilità in merito all’applicazione delle stesse. In particolare, le responsabilità per l'attuazione di tali politiche sono ripartite in maniera tale da assicurare una chiara attribuzione delle stesse sui differenti livelli aziendali interessati e sono definite nelle procedure e strategie organizzative interne. Oltre ai PAI obbligatori, la SGR individua e prioritizza i PAI supplementari da considerare e i relativi indicatori, in funzione delle seguenti variabili:

  • coerenza tra i PAI selezionati e gli obiettivi ambientali, sociali e di buon governo definiti a livello di Gruppo;
  • disponibilità dei dati provenienti da fonti esterne, e non oggetto di stima, relativi ad uno specifico indicatore;
  • copertura dei dati di uno specifico indicatore rispetto al peso degli emittenti/strumenti finanziari nei portafogli gestiti.

In particolare, Mediobanca SGR ritiene che un adeguato monitoraggio dell’esposizione a specifiche tematiche ambientali e sociali sia prioritario per mitigare i potenziali effetti negativi delle proprie scelte di investimento. Gli effetti negativi sulla sostenibilità sui quali Mediobanca SGR pone maggiore attenzione, in coerenza con gli ambiti ritenuti prioritari dalla Politica di Gruppo sulla sostenibilità (tra cui figurano la tutela dei diritti umani, la diversità e l’inclusione, l’ambiente e cambiamenti climatici) e in considerazione della disponibilità dei dati, sono i seguenti:

  • emissioni di gas a effetto serra;
  • disparità di genere nel Consiglio di Amministrazione;
  • esposizioni alle armi controverse.

Per questi PAI, Mediobanca SGR ha identificato delle metriche specifiche di misurazione e ha definito target qualitativi di miglioramento da monitorare in un arco temporale pluriennale (2024-2026).

Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti ambientali, Mediobanca SGR si impegna a ridurre, in un orizzonte pluriennale, gli effetti negativi legati alle emissioni di gas a effetto serra attraverso la considerazione, nel processo di investimento, di un apposito indicatore che misura le emissioni di gas a effetto serra ("GHG”) di ambito 1 e ambito 2 degli emittenti[1] rapportate al valore dell’impresa in milioni di euro (cd. Impronta di carbonio (“Carbon footprint”) Scope 1 e Scope 2).

Mediobanca SGR pone l’attenzione su tematiche sociali quali la disparità di genere nelle società e il coinvolgimento delle società in attività legate ad armi controverse. La SGR si impegna a ridurre tali effetti negativi sulla sostenibilità attraverso la considerazione, nel processo di investimento, degli indicatori PAI “Board Gender Diversity” e “Exposure to controversial weapons”, che rappresentano rispettivamente la composizione del Consiglio di Amministrazione nelle società beneficiarie degli investimenti e l’esposizione in emittenti che risultano coinvolti in attività legate alle armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche).

Per ridurre gli effetti negativi legati alle emissioni di gas serra e alla disparità di genere nelle società, la SGR ha definito le seguenti misure di conseguimento:

  • per i prodotti classificati articolo 8 o 9 ai sensi del regolamento SFDR, l’integrazione nella strategia di investimento della misurazione e del monitoraggio nel continuo degli indicatori;
  • l’ampliamento dell’offerta di prodotti classificati secondo gli articoli 8 e 9 ai sensi del regolamento SFDR, che recepiranno nella propria strategia di investimento la considerazione degli indicatori;

Inoltre, Mediobanca SGR intende adottare specifiche azioni di mitigazione di tali effetti negativi che si sostanziano nell’applicazione di ulteriori limitazioni agli investimenti qualora le misure di conseguimento sopra descritte non evidenziassero un miglioramento significativo nel valore delle emissioni.

La difesa dei diritti umani per quanto concerne il coinvolgimento nelle attività legate ad armi controverse viene perseguita da Mediobanca SGR definendo sull’indicatore PAI “Exposure to Controversial Weapons” un obiettivo di riduzione prossimo allo zero, il cui raggiungimento è realizzabile grazie all’applicazione di appositi negative screening. Tali criteri sono volti ad escludere dall’universo investibile emittenti coinvolti in attività legate ad armi controverse.

Mediobanca SGR ha individuato un info-provider da cui reperisce i dati rilevanti ai fini del calcolo degli indicatori PAI selezionati. Tuttavia, si precisa che in alcuni casi la disponibilità dei dati riferiti ai singoli PAI ed il livello di copertura degli emittenti potrebbe non essere garantita.

La SGR implementa un processo di monitoraggio sui PAI considerati, al fine di effettuare le dovute analisi e valutazioni sugli indicatori e sulla sensibilità dei portafogli gestiti rispetto agli stessi. Il monitoraggio è finalizzato alla progressiva definizione degli obiettivi target da perseguire per ridurre gli impatti negativi per la sostenibilità derivanti dalle decisioni di investimento.

In particolare, anche sulla base delle informazioni disponibili da parte dell’info provider, la SGR definisce specifici target di riduzione per i quali individua le relative misure di conseguimento in un orizzonte temporale triennale, quali:

  • divieti già applicati sulla base dei criteri di negative screening agli emittenti e futura applicazione di criteri di negative screening ai fondi;
  • considerazione dei PAI a livello di prodotti ex art. 8 SFDR ed estensione dell’offerta di prodotti ex artt. 8 e 9 SFDR che considerano i PAI a livello di prodotto, nonché, nel caso di mancata riduzione significativa dei PAI in scope nel corso dei primi due anni di monitoraggio, misure più stringenti di quelle definite.

 

Politiche di engagement

La SGR ha adottato una Politica di impegno al fine di definire procedure per: (i) monitorare gli eventi societari (corporate action); (ii) svolgere attività di intervento – c.d. engagement – integrando così il proprio impegno nella strategia di investimento; (iii) assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi e alla politica di investimento del fondo interessato; (iv) prevenire o gestire ogni conflitto di interesse risultante dall’esercizio dei diritti di voto. L’attività di engagement è svolta anche al fine del raggiungimento degli obiettivi di riduzione degli effetti negativi sulla sostenibilità, sulla base dei target tempo per tempo definiti e delle relative misure di conseguimento programmate (dettagli nella sezione “DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITÀ”). Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione “Azionariato Attivo ed Engagement”

 

Standard Internazionali e codici di condotta

La SGR, in linea con il Gruppo, aderisce a principi e standard internazionali in linea con il proprio approccio di investitore sostenibile e responsabile.

Il Gruppo, infatti, è firmatario del Global Compact dell'ONU per il quale occorre condividere, sostenere e applicare un insieme di principi condivisi universalmente ispirati alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Dichiarazione ILO, Dichiarazione di Rio e Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Inoltre, Mediobanca SGR è già firmataria dei Principles for Responsible Investment (PRI), associazione che beneficia del supporto delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema finanziario globale più sostenibile e il supporto ai propri firmatari nell’integrazione di tali aspetti nelle decisioni di investimento e nell’azionariato attivo. Come richiesto a tutti i firmatari, anche Mediobanca SGR rendiconta periodicamente all’associazione i dati relativi al livello di incorporazione delle problematiche ESG nei processi decisionali relativi agli investimenti, sulla base della metodologia dell’associazione delle Nazione Unite necessaria a misurare il livello di aderenza ai PRI. Tale rendicontazione periodica è pubblicata dall’associazione delle Nazione Unite per i PRI.

Al fine di garantire il rapporto di fiducia con l’azionista, Mediobanca SGR si è dotata, in conformità con la normativa nazionale, di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, e la SGR ha adottato:

  • il Codice Etico, che si applica ai consiglieri, sindaci, dipendenti, consulenti, stagisti, collaboratori esterni e fornitori;
  • il Codice di Condotta, che definisce i principi fondamentali alla base della reputazione della SGR e contiene i valori che ne ispirano la quotidiana operatività.

[1] A causa della scarsa disponibilità dei dati relativi alle emissioni di GHG di ambito 3, questi sono derivano principalmente da una stima effettuata dai provider sulla base di modelli proprietari, per tale ragione si è deciso di considerare esclusivamente i dati relativi le emissioni di GHG di ambito 1 e ambito 2 essendo dati puntuali e non derivanti da una stima. Le emissioni di GHG di ambito 1 rappresentano le emissioni generate da fonti controllate dalla società, mentre le emissioni di GHG di ambito 2 rappresentano le emissioni derivanti dal consumo di elettricità, vapore o altre fonti di energia acquistata generata a monte della società, come definiti dal Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014.