La liquidità in gioco

Con l'arrivo di Draghi i grandi flussi di denaro puntano sull'Italia. Franco (Mediobanca SGR): il cash accantonato nella pandemia rientrerà in circolo

Mario Draghi chiama, il mercato risponde. L'incarico a formare l'esecutivo conferito all'ex numero uno della BCE ha dato linfa a Piazza Affari e compresso lo spread, sceso sotto i 100 punti base. Una finestra di opportunità unica per gli investitori, che potrebbero finalmente togliere la liquidità dai conti corrente (arrivata ai massimi) e ricominciare a investire. Trattando anche la liquidità stessa come un'asset class da mettere in circolazione. MF-Milano Finanza ne ha parlato con Emilio Franco, Amministratore Delegato di Mediobanca SGR.

Domanda: Dottor Franco, come beneficerà l'Italia del nuovo scenario politico?

Risposta: L' imminente insediamento di Draghi come premier, alla guida di un governo di alto profilo con larghissimo sostegno parlamentare è per l'Italia un game changer. L' indiscusso prestigio internazionale, la credibilità e riconosciuta competenza, la mission orientata alla spesa delle ingenti risorse del Recovery Fund ridurranno il premio per il rischio sugli asset finanziari domestici. Ciò favorirà la compressione dello spread sul Btp e la rivalutazione del mercato azionario.

Domanda: Qual è la sfida perla vostra industria?

Risposta: Quella di offrire una consulenza di qualità e soluzioni che, attraverso un'elevata diversificazione e l'esposizione al giusto mix di rischi, supportino i clienti nella corretta allocazione del patrimonio.

Domanda: Come posizionarsi nelle varie asset class, liquidità inclusa?

Risposta: Vanno preferiti gli asset di rischio, in grado di esporre i portafogli alla ripresa ciclica. Anche la liquidità stessa sarà un'asset class, utile per gestire gli ingressi sul mercato e bilanciare la volatilità, dato lo scarso potere diversificante ormai ricoperto dalle obbligazioni governative.

Domanda: Che visione avete per il 2021 a livello di raccolta?

Risposta: Un fenomeno del 2020 è stata la crescita delle disponibilità liquide dei soggetti economici, persone ed imprese, guidata da una logica prudenziale: una sorta di assicurazione in vista di tempi incerti. Il normalizzarsi di tale aspetto tornerà a favorire un maggiore interesse da parte dei clienti verso prodotti e servizi di investimento coerenti con i propri obiettivi di investimento nel medio-lungo termine.

Domanda: Qual è la sua vi sione sull'andamento delle piazze globali alla luce del progresso (e delle frenate) dei piani di vaccinazione?

Risposta: I mercati finanziari mondiali continueranno a essere condizionate probabilmente dal news flow sul fronte vaccini almeno per la prima parte dell'anno, sperando che le buone notizie consentano poi un riposizionamento su altri rischi di scenario con i quali siamo più abituati a trattare. Siamo positivi sull'evoluzione dell'emergenza sanitaria e quindi sulla possibilità che l'attuale scenario di ripresa possa proseguire e consolidarsi, pur in un contesto di elevata volatilità per l'asset class azionaria.

Domanda: Come comportarsi invece nei vari orizzonti temporali?

Risposta: Nel breve termine prevediamo una lieve perdita di momentum rispetto agli ultimi mesi, sul fronte sia delle performance dei mercati sia delle notizie macro. Su orizzonti più lunghi riteniamo strategico dare maggior spazio nei portafogli a investimenti value e a settori economici legati a una ripresa economica guidata dalla normalizzazione dei comportamenti, con il decumulo dei risparmi precauzionali da parte di famiglie e imprese.

Domanda: Cosa aspettarsidalle istituzioni monetarie e fiscali?

Risposta: Le istituzioni monetarie hanno fatto molto e velocemente. Resteranno presenti e pronte a intervenire. ll loro ruolo tornerà però a essere determinante tra qualche anno, quando sarà necessario ridurre entità e portata degli stimoli. A livello fiscale, le risorse schierate non hanno precedenti e se opportunamente spese avranno una valenza pluriennale. In particolare, in Europa ci aspettiamo che, abbattuto il tabù della mutualizzazione del debito, si possa assistere a un vero e proprio cambio di passo.

Domanda: La gestione attiva rimane una soluzione preferibile ai replicanti?

Risposta: Per buona parte del 2020 la gestione attiva non lo è stata: sul mercato si sono infatti enfatizzate anomalie ed eccessi che paradossalmente la gestione passiva ha contribuito ad alimentare e cavalcare in termini di performance. Negli ultimi mesi del 2020 il trend sembra essersi interrotto e, come sempre in caso di eccessi, sarà proprio la gestione attiva ad avere le migliori opportunità di investimento.

Domanda: Avete in cantiere nuovi prodotti o soluzioni?

Risposta: Il mercato sta ponendo molta attenzione agli investimenti sostenibili e andremo sicuramente ad ampliare la nostra offerta in tale direzione. Riteniamo inoltre utile assecondare e facilitare i clienti nell'implementazione di investimenti tematici, sia come fonte di rendimento che di diversificazione. Rimane infine in essere la possibilità di investimenti sull'obbligazionario corporate, supportato dagli acquisti delle banche centrali.

Articolo di Marco Capponi, Milano Finanza, 6 febbraio 2021